Bromografo autocostruito con ballast elettronici

Ecco qui un progetto che è stato presentato in mille salse sul web: il bromografo fai da te.

Cosa serve per costruirlo:

  • Lampadine fluorescenti compatte (risparmio energetico)
  • Tubi UV con annessi portalampada
  • Cavi ed interruttore
  • Legno, vetro (nel mio caso vetro cristallo spessore 5mm), colla, saldatore e vernice argentata o carta stagnola.

P.s.: ma quella ventolina ed il circuito lì vicino? Bè non son necessari, ce li ho messi per raffreddare un pò’ l’ambiente, il circuito sotto alla ventola non è altro che un alimentatorino a 12v switching recuperato da un modem rotto!

20111001_001Decisamente utile e facile da realizzare, il mio bromografo autocostruito utilizza i ballast elettronici recuperati dalle lampadine fluorescenti compatte, le classiche a risparmio energetico.

Perchè i ballast elettronici e non il classico reattore+starter?

I motivi principali sono:

  • Maggiore durata dei tubi UV
  • Accensione istantanea
  • Maggior risparmio energetico

Innanzitutto se siete arrivati qui, dovreste conoscere in linea di massima l’utilità di un bromografo. Ma riassumiamo anche per i meno ferrati in materia!

Il bromografo è uno strumento utilizzato per fotoincidere su delle basette apposite,  presensibilizzate, un circuito stampato precedentemente realizzato con programmi come Orcad, Eagle e simili. Utilissimo per fare una piccola produzione di circuiti stampati identici; data l’alta precisione raggiungibile si possono miniaturizzare le piste, il che spesso semplifica la vita.

Si stampa il PCB su un foglio da lucido, che andrà interposto tra la basetta ed il vetro, con la massima aderenza possibile, oscurando la parte che non dovrà essere sensibilizzata. Le parti esposte ai raggi UV, verranno rimosse con un bagno in soluzione alcalina, lasciando il disegno perfettamente sulla basetta. Infine, un bagno corrosivo eliminerà il rame in eccesso, lasciando intatto quello sotto all’inchiostro.

Ma passiamo alla realizzazione.

Dalle lampadine si ricavano i ballast, tagliando con cura come nelle foto; la scelta delle lampadine da aprire dipende dalla potenza dei tubi che utilizzeremo: se dobbiamo alimentare un tubo UV da 8W, avremo bisogno di una lampadina di potenza maggiore o uguale ad 8W. Nel mio caso ho utilizzato 4 tubi da 8W ciascuno, utilizzando solo 2 ballast per accenderli tutti e 4. Utilizzando infatti un ballast di potenza superiore a 16W, possiamo accendere 2 tubi in serie (vedi schema di collegamento in figura). Non bisogna avere fretta: non si deve rovinare il circuitino interno, oltretutto le lampade contengono mercurio, se rotte lo rilasciano nell’ambiente e si rischia di tagliarsi! Le lampade che avanzeranno andranno smaltite, proprio come quelle esauste, nei centri di raccolta appositi. Mai buttarle nella spazzatura!

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Estrarre con attenzione! Per evitare danni, dopo aver tagliato i fili collegati ai tubi, ho praticato un’incisione laterale semplicemente tirando la plastica con la pinza (si spacca facilmente); una volta rotti gli incastri, si potrà estrarre il tutto agevolmente.

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 Naturalmente, ai 2 cavetti che erano collegati all’attacco della lampadina, andrà collegato l’interruttore che andrà alla presa della rete elettrica. Si ricorda di prestare la massima attenzione, se non siete in grado non fatelo, declino ogni responsabilità, ciò che realizzate lo fate a vostro rischio e pericolo (non si sa mai).

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Come si vede, i pin sono numerati, facilitando ancor di più il compito.

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Recuperare attentamente il circuitino interno, che una volta collegato ai tubi UV come da disegno, ne permetterà l’accensione istantanea.

Collegamento bromografo

Per facilitare la sostituzione e il collegamento, ho utilizzato dei portalampada di plastica, incollati con colla a caldo assieme ad un rialzino di legno (non avevo viti e trapano a portata di mano); è importante avere un’illuminazione più omogenea possibile, altrimenti la scheda presensibilizzata potrebbe avere problemi di esposizione, rovinando il lavoro. Per far ciò, i tubi devono essere abbastanza distanti dal vetro superiore; in più, ho verniciato l’interno con una vernice argentata riflettente, in modo da sfruttare appieno la luce emessa.

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Ho aggiunto anche una ventolina di ricircolo d’aria e un led verde d’accensione, entrambi alimentati a 12V tramite un alimentatorino switching “cannibalizzato” da un modem rotto.

Ecco un pcb per TDA2030-2040-2050 (il pcb di questo progetto!) realizzato con il bromografo passo dopo passo:

Bromografo 1

Bromografo 2

Bromografo 3Bromografo 4

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